La valenza del canto funebre

Una celebrazione funebre, nella maggior parte dei casi, viene accompagnata dal canto dei familiari e degli amici. La lode, ovvero il canto religioso, altro non è che la manifestazione di una forma di rispetto verso il defunto. Proprio il canto religioso rappresenta da un lato ad un canto sofferto, dall’altro ad una sonorità fortemente espressiva, perché manifesta il dispiacere interiore per una persona che ha vissuto la morte. Evitare di non riempire il silenzio, nel corso di  un momento così serio, è un modo per stare vicini e sentire i presenti raccolti e uniti. Il silenzio ha un ruolo sacrale, ma può causare di rendere la cerimonia auto-referenziale, mentre si dovrebbe auspicare ad una cerimonia collettiva. Il raccoglimento con gli altri viene a costiuirsi proprio grazie alla mediazione dal canto, che agevola la commozione in valenza catartica e liberatoria. La musica nel corso una cerimonia funebre, è uno strumento comunicativo molto forte, che rende più uniti ed esorcizza l’evento tragico in evento canoro.

Il canto nella storia

L’avvio della musica nel corso dei funerali, deve essere individuata al tempo del popolo greco ed etrusco. Questi due antichi popoli, solitamente, affiancavano le cerimonie con l’uso di strumenti musicali come cetre e flauti. Molto più avanti nella storia, nel corso dell’era Barocca, nel desiderio di esprimersi con sfarzo in ogni manifestazione comunicativa, si utilizzavano i cortei funebri e le marce. Nel corso dell’era del Romanticismo, numerosi compositori e autori musicali, hanno sperimentato più nello specifico il genere al pianoforte, costruendo e progettando Requiem e marce dal tono aulico ed eterno: di particolare importanza è la sonata n.2, opera 35 del magistrale Chopin, commossa ma sublime. Oggi la possibilità di selezionare una composizione musicale, fa riferimento a quelli che costituivano i gusti del caro defunto. Se si ha la prospettiva di celebrare un funerale completo a Roma per mezzo dell’intermediazione delle onoranze Cattolica San Lorenzo, sarà possibile contattare le onoranze funebri di Roma per capire quali sono i passaggi utili per la realizzazione di un funerale che possa cogliere lo spirito del defunto. Personalizzare le onoranze rappresenta  una forma di rispetto e di sano ricorso verso chi ci manca.

La musicoterapia

La musica non è funzionale solamente nel mezzo della cerimonia funebre, ma ricopre un ruolo interessante e stimolante nel momento in cui viene scelta come strumento di comunicazione non strettamente verbale, per agire a livello riabilitativo e terapico. Gli individui che affrontano sulla propria pelle lo shock del lutto, molte volte individuano il conforto nelle discipline artistiche, che puntano ad alleviare ingenti carichi emotivi. Dalle scoperte scientifiche recenti è stato dimostrato che un ruolo positivo della musica di fronte un momento drammatico, ottimizza il recupero del metabolismo e la riduzione dello stress. Ascoltare la musica riduce la gastrite, abbassa il livello di ansia e ha conseguenze benefiche all’interno del nostro sistema cardiovascolare.

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