Gonna: come scegliere la tipologia migliore

Simbolo di femminilità, di eleganza e raffinatezza, ma anche  di trasgressione e di provocazione, la gonna – il più antico indumento – continua a resistere al repentino fluire delle mode e ad affascinare donne di tutte le generazioni, sedotte dalla semplicità di un capo che ha saputo segnare il tempo dell’emancipazione delle donne.

Per poter scegliere il tipo di gonna migliore al miglior prezzo, è fondamentale conoscere ogni tipologia in vendita e comprendere quale è più adatta al proprio look e che valorizzi il proprio look.

Tipologie principali di gonna

La gonna lunga, fino alle caviglie, è particolarmente indicata in occasioni per lo più cerimoniali; di fatti, spesso, le spose indossano una gonna lunga e bianca, con strascico che, unita al top, simula la fisionomia dell’abito da sposa.

Storicamente, la gonna lunga ha unito nei secoli donne di varia estrazione sociale (dalle semplici contadine alle ricche madame aristocratiche, dalle prime impolverate operaie alle ambiziose mogli dei borghesi) e, fino alla prima guerra mondiale, è stato l’unico modello ammesso dalla società.

Oggi, tuttavia, non mancano modelli più semplici, utilizzabili anche nel quotidiano: dalle tonalità chiare e di tessuti traspiranti, sono spesso indossati nella bella stagione, sia in città che nelle località balneari.

Qualche centimetro di meno caratterizza la longuette, che di solito raggiunge la metà polpaccio.

Indicata sia nel quotidiano (professionale e non) e anche per cerimonia, valorizza una figura alta e slanciata  da un paio di tacchi.
Cori di dissensi e bieche occhiate, negli anni successivi alla I guerra mondiale, accolsero il taglio di quei  pochi (ma preziosi) centimetri di stoffa, emblema di una donna lanciata verso la modernità e l’emancipazione: infatti, le longuette accompagnarono alla scrivania le prime dattilografee sedettero sui sedili di guida delle novelle automobiliste.

Tanto una longuette, quanto una gonna dalla lunghezza più corta può essere impreziosita dal plissè.

Applicato a tonalità fresche o color pastello, il plissè è perfetto con un tessuto leggero: la gonna tende a cadere senza svasature e, pertanto, è particolarmente adatto alle signore dalla linea davvero filiforme. Allegro e spensierato, il plissè è ampiamente utilizzato per le occasioni quotidiane, rivelandosi un gioioso compagno delle ore del tempo libero e di relax.

Una gonna con lo spacco è sinonimo di eleganza, sensualità e praticità: deve la sua fortuna, nel mondo della moda, al genio di Coco Chanel, che riuscì a rendere  i modelli di gonna (ai tempi ancora molto sobri) comodi e adatti alla novella frenesia della vita quotidiana che le donne vivevano come nuove attrici degli anni successivi alla I guerra mondiale.

Oggi, lo spacco impreziosisce una gonna a tubino, quanto una gonna a matita, perfette per lavori di rappresentanza e cerimonie.
Entrambe molto aderenti alla silouette, sono lunghe fin al ginocchio e, in particolare, quella a matita (che, sul fondo, si stringe) si rivela perfetta per impreziosire tutte le figure.

La gonna svasata, progettata negli anni fra le due guerre, è ancor’oggi ampiamente utilizzata nel quotidiano, grazie alla sapiente miscela di sobrietà ed eleganza che la contraddistingue.
Per le occasioni decisamente più importanti, si può contare su “sua sorella”: la gonna a ruota. Più gonfia e non appoggiante ai fianchi, è perfetta per la serata di una donna dalla vita sottile.

Dulcis in fundo, il modello di gonna, forse, più famoso nella storia del Novecento: la minigonna. Nata dall’estro di Mary Quant, negli anni invasi dalle note dei Beatles e delle truci cronache della guerra in Vietnam, delle immagini immortalate sulla Polaroid e delle notti insonni ad attendere lo sbarco sulla Luna, rimane ancor’oggi un capo molto amato dalle donne e dagli stilisti.

Di recente, ha animato le sfilate di D&G, Alberta Ferretti e Prada, nonché le serate di molte giovani donne, in cerca di divertimento e spensieratezza.

La gonna, il più semplice modello di abito mai progettato, ha accompagnato donne (e talvolta anche uomini) nella storia dell’umanità, dalla preistoria a oggi: un capo che non smetterà mai di incantare per il vincente mix di fascino, praticità e semplicità che da sempre la distingue.

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