Box per hard disk esterno fai da te, consigli e riflessioni

Gli hard disk esterni sono sempre più comuni nelle nostre scrivanie, ci consentono di fare copie di backup dei nostri dati più importanti, di estendere la capacità di archiviazione del nostro notebook senza cambiare l’hard disk primario, ecc.

Oggi gli hard disk esterni si comprano già fatti o, se si è un minimo smanettoni, si realizzano da soli in base alle proprie esigenze procurandosi un box esterno e un hard disk (interno).

Non sto ad entrare nei dettagli delle differenze tra gli hard disk esterni preassemblati e quelli fai da te.

I primi li compri in base al budget e la capienza che serve, li attacchi al pc e funzionano; i secondi sono custom, scegli l’hard disk e il box che lo ospita a tuo piacimento.

Premesso che sono assolutamente fautore della soluzione con box esterno, voglio dare qualche spunto di riflessione a chi si appresta ad assemblarsi l’hard disk esterno.

I box esterni hanno prezzi a partire dalle 15/20 euro e superano il centinaio di euro nei casi di strumenti complessi, di seguito alcuni consigli per orientarsi nella scelta.

Materiale costruttivo

Non fatevi abbindolare dall’estetica, led e altro. Vabbene l’oggetto di design ma puntate sulla funzionalità. Un cabinet (box) in metallo conduce e quindi disperde meglio il calore di un box in plastica, non c’è paragone.

Con la ventola o senza?

A meno che non lavoriate in condizione di calore estreme e abbiate optato per un buon case in alluminio, la ventola è un di più che se c’è è meglio ma se non c’è va bene lo stesso, almeno non ne sentirete il ronzio. Se il case è di plastica prendetelo ovviamente con la ventola.
Io ad esembio ho un box esterno Fantec, da una ventina di euro, che ospita un Hard disk da 7200 rpm WD Caviar della serie Black (la più veloce). Resta acceso 10 ore al giorno e lavora come hark disk secondario, e non come semplice sistema si backup.

Interfaccia di connessione: USB, eSata, Fireware

Questa cosa è spesso sottovalutata, vedo un sacco di gente acquistare hard disk esterni con interfaccia USB 2.0

Ebbene l’interfaccia, se abbiamo un buon hard disk può riverlarsi un collo di bottiglia.

In soldoni, se il nostro hard disk ha una velocita di lettura di 80 MBytes/Sec ed è collegato al notebook o PC con la comunissima porta USB 2.0 che ha una velocità di 480 Mb/s ovvero 60MBytes/s e stiamo parlando di velocità nominale, perchè nella realtà si attesta a livelli più bassi, è palese che stiamo strozzando la velocità finale con cui il nostro pc trasferisce i dati all’hard disk.

In base alla scheda madre del nostro PC e alla velocità dell’hard disk che vogliamo usare come esterno, il mio consiglio è utilizzare la connessione più veloce che abbiamo.
Nei notebook in genere è presente la porta E-Sata (External Sata) che è collegata alla scheda madre tramite cavo Serial ATA e che per esempio io utilizzo.
Di seguito metto in ordine le connessioni in ordine di velocità di trasferimento dati:

  1. E-Sata 3.0 : 6Gps, rara e comunque nei notebook/pc più recenti
  2. USB 3.0 : 4.8 Gbps, disponibile sui notebook e pc più recenti
  3. E-Sata 2.0 : 3.0 Gbps, comune nei notebook
  4. eSata 1.5 – 1.5 Gbps, ormai datata
  5. FireWire 800 (1394b) : 800 Mbps
  6. FireWire 400 (1394a) : 400 Mbps (da test risulta globalmente più veloce di USB 2.0)
  7. USB 2.0: 480 Mbps

Io uso una connessione E-Sata 2.0, ed è come se l’hard disk esterno fosse interno.

Sicuramente l’interfaccia più comoda resta la USB in quanto può alimentare il vostro hard disk esterno preassemblato ed è quella più comune nei centri commerciali.

Scelta hard disk

Questa è la parte interessante degli hard disk esterni fai date, compri un box e ci metti l’hard disk che preferisci. Inizio col dire che i box esterni sono disponibili sia con gli alloggiamenti 2,5 pollici (il formato usato nei notebook) che 3,5 polici (classici dei PC).

Se abbiamo un hard disk interno che ci avanza, magari perchè siamo passati a un SSD, possiamo riciclarlo mettendolo nel box esterno.
Se non lo abbiamo, possiamo comprarlo in base alle nostre esigenze di performance / capienza / consumi / affidabilità.

Se teniamo ai consumi di corrente e non ci serve velocità, ad esempio nel caso in cui lo usiamo come dispositivo di backup, possiamo prendere un 5400 rpm. Se invece abbiamo bisogno di velocità prendiamo almeno un 7200 rpm di qualità.

Conclusioni

Con questo articolo ho voluto fornire delle indicazioni a quanti sono indecisi nella scelta tra gli hard disk esterni preassemblati e quelli realizzati tramite il box externo. Scegliete con cura il vostro sistema di archiviazione che preferite.

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