Da quando sono comparsi i primi Hard Disk a stato solido ne è passata di acqua sotto i ponti, come si suol dire, e gli scetticismi sono stati soppiantati dalla presa di coscienza di questa nuova tecnologia. Nella battaglia dei tradizionali hard disk meccanici a far ruotare il disco magnetico più velocemente sono i 4.200, 5.400, 7.200, 10.000 e 15.000 RPM, ovvero i giri al minuto, in cui si inseriscono i nuovi hard disk a stato solido che bypassano completamente il problema lasciando alla preistoria la parte meccanica. Gli SSD, si basano su memorie flash NAND che memorizzano le informazioni, facendo variare lo stato elettronico delle celle di transistor.
Visto che la gestione delle informazioni avviene a livello elettronico, non c’è bisogno di parti meccaniche.